Ristabilisci l’altare della tua vita
Premessa: Proverbi 24:3-4
La casa si costruisce con la saggezza e si rende stabile con la prudenza; mediante la scienza, se ne riempiono le stanze di ogni specie di beni preziosi e gradevoli.
Dobbiamo imparare che studiando la Parola e avendo un certo percorso nella fede, avremo la nostra casa stabile. Questa sera vogliamo parlare del libro di Esdra.
Esdra si può dividere in due parti: dal primo capitolo al sesto parla della ricostruzione materiale del tempio: re Ciro col suo editto, dopo 70 anni, permise al popolo di farlo perché precedentemente distrutto per mano dei babilonesi. Dal settimo capitolo compare il nome di Esdra: c’era bisogno di qualcuno che guidasse il popolo nella rettitudine e lui fu chiamato per questo.
Neemia era un coppiere: dopo aver pregato, disse al re che il tempio era in rovina. Allora gli diede tutto ciò di cui aveva bisogno per ricostruirlo. Ester era stata allevata da Mardocheo; colpì il cuore del re! Tutt’e 3 furono usati da Dio per dei compiti ben precisi.
Focalizziamo la nostra attenzione sul Esdra 3:1 a 7
Giunto il settimo mese, dopo che i figli d’Israele si furono stabiliti nelle loro città, il popolo si adunò come un sol uomo a Gerusalemme.
Allora Iesua, figlio di Iosadac, con i suoi fratelli sacerdoti, e Zorobabele, figlio di Sealtiel, con i suoi fratelli, si misero a costruire l’altare del Dio d’Israele, per offrirvi sopra olocausti, come è scritto nella legge di Mosè, uomo di Dio. Ristabilirono l’altare sulle sue basi, sebbene temessero i popoli delle terre vicine, e offrirono sopra di esso olocausti al SIGNORE: gli olocausti del mattino e della sera. Celebrarono la festa delle Capanne, secondo quanto è scritto, e offrirono olocausti giorno per giorno, nel numero prescritto per ciascun giorno. Poi offrirono l’olocausto continuo, gli olocausti dei noviluni e di tutte le solennità sacre del SIGNORE, e quelli di chi faceva qualche offerta volontaria al SIGNORE. Dal primo giorno del settimo mese cominciarono a offrire olocausti al SIGNORE; ma le fondamenta del tempio del SIGNORE non erano ancora state poste. Diedero del denaro agli scalpellini e ai falegnami, dei viveri, delle bevande e dell’olio ai Sidoni e ai Tiri perché portassero per mare sino a Iafo del legno di cedro del Libano, secondo la concessione che Ciro, re di Persia, aveva loro fatta.
Qui vediamo che il popolo che usciva da 70 anni di schiavitù si avviò a ricostruire e si elevò, perché fu toccato. Il Signore parlò attraverso Ciro. Solo quelli che furono toccati (non tutti) tornarono verso Gerusalemme, dove tutto era rovinato: doveva essere un’immagine straziante. Mura distrutte, le porte, le torri. Il tempio era un cumulo di cenere. Quello che però vogliamo notare è che, per prima cosa, costruirono l’Altare per offrire olocausti! Era importante per loro adorare Dio! L’Altare era il punto d’incontro tra il Cielo e la terra. Crearono una connessione col Creatore! Nella Bibbia vediamo alcuni esempi dell’importanza dell’altare….Abramo (Genesi 12:7),Isacco (Genesi 26:23),Giacobbe (Genesi 35:1),Mosè (Esodo 17:14),Giosuè (Giosuè 8:26),Gedeone (Giudici 6:22),Davide (2 Samuele 24:18),ecc . In che stato è il tuo tempio? E il tuo altare? Com’è la tua connessione? E’ importante avere un “altare” che ci ricorda le risposte e le vittorie del Signore nella nostra vita, affinchè i problemi quotidiani non offuschino l’opera di Dio.
La Parola per noi oggi è #Ristabiliamo l’ALTARE della nostra vita, al massimo!
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