Discepoli di nome o di fatto?
I discepoli e le persone che dicono di seguire Gesú, sono dei discepoli di nome o di fatto?
Le persone dicono di essere qualcosa, ma in realtà è solo un nome quando non si ha dimostrazione di ciò che è stato detto.
La folla seguiva Gesù, ma nella folla c’erano anche i discepoli, tante persone curiose, persone che venivano per criticare, chi per un bisogno, una malattia, chi stava male dentro e voleva essere ristorato… La differenza sta nel rimanere un discepolo di Gesù… Tra la falla adempiva miracoli e raccontava parabole, ma con i suoi 12 approfondiva le parabole e pregava.
La storia del Re Uzzia …
Prima di nominare il re, nell’antichità della civiltà israeliana c’erano i giudici e Samuele fu l’ultimo giudice dopo che Israele non volle più i suoi figli come successori a guida del popolo ma chiesero un re. Fu nominato così il Re Saul.
Non solo il Re Saul è stato un grande re, ma la parola di Dio parla anche del Re Uzzia.
2 Cronache 26
“Allora tutto il popolo di *Giuda prese *Uzzia, che aveva sedici anni, e lo fece re al posto di Amasia suo padre. Egli ricostruí Elot e la riconquistò a Giuda, dopo che il re si fu addormentato con i suoi padri. Uzzia aveva sedici anni quando cominciò a regnare, e regnò cinquantadue anni a *Gerusalemme. Sua madre si chiamava Iecolia, ed era di Gerusalemme. Egli fece ciò che è giusto agli occhi del Signore, interamente come aveva fatto Amasia suo padre. Si diede con diligenza a cercare Dio mentre visse Zaccaria, che aveva l’intelligenza delle visioni di Dio; e finché cercò il Signore, Dio lo fece prosperare. Egli uscí e mosse guerra ai *Filistei, abbatté le mura di Gat, le mura di Iabne e le mura di Asdod e costruí delle città nel territorio di Asdod, e in quello dei Filistei. E Dio gli diede aiuto contro i Filistei, contro gli Arabi che abita vano a Gur-Baal, e contro i Maoniti. Gli *Ammoniti pagavano un tributo a Uzzia; e la sua fama si sparse sino ai confini dell’Egitto, perché era diventato potentissimo. Uzzia costruí pure delle torri a Gerusalemme, sulla porta dell’Angolo, sulla porta della Valle e sulla Svolta, e le fortificò. Costruí delle torri nel deserto e scavò molte cisterne perché possedeva una grande quantità di bestiame; ne scavò pure nella parte bassa del paese e nella pianura; aveva dei lavoranti e viticultori per i monti e nelle terre fruttifere, perché amava l’agricoltura. Uzzia aveva inoltre un esercito di combattenti che andava alla guerra per schiere, composte secondo il numero del censimento fattone dal segretario Ieiel e dal commissario Maaseia, e messe sotto il comando di Anania, uno dei generali del re. Il numero totale dei capi delle case patriarcali, degli uomini forti e valorosi, era di duemilaseicento. Essi avevano al loro comando un esercito di trecentosettemilacinquecento combattenti, preparati a entrare in guerra con gran valore, per sostenere il re contro il nemico. Uzzia forní a tutto l’esercito scudi, lance, elmi, corazze, archi e fionde da scagliar sassi. Fece fare, a Gerusalemme, delle macchine inventate da esperti per collocarle sulle torri e sugli angoli, per scagliar saette e grosse pietre. La sua fama raggiunse paesi lontani, perché egli fu meravigliosamente soccorso, finché divenne potente.”
Ha iniziato a governare a 16 anni ha regnato Per 52 anni, ha riconquistato i territori che gli erano stati tolti, aveva scavato dei pozzi, aveva un esercito valoroso, persone abilitate scelte per la battaglia. Il suo nome rappresentava il suo essere: “Il mio aiuto arriva dall’Eterno”.
Ma egli fece tutto ciò che era giusto agli occhi del Signore è finché cercò il Signore Dio lo fece prosperare…
Aveva come compagno Zaccaria, servo del Signore, che aveva intendimento e visione delle cose di Dio. Attraverso Zaccaria il Re Uzzia divenne potente.
Egli prosperò. Lasciandoci un buon esempio, ma la vita e la storia di Uzzia non termina così…
“Ma quando fu divenuto potente, il suo cuore, insuperbitosi, si pervertí, ed egli commise un’infedeltà contro il Signore, il suo Dio, entrando nel *tempio del Signore per bruciare dell’incenso sull’altare dei profumi.”
Secondo libro delle Cronache 26:16
Il suo nome non rispecchiava più il suo essere. Si insuperbì facendo un atto che non era di sua competenza. Il re Uzzia scavalcò e andò in un confine che non gli competeva, voleva fare ciò che ai sacerdoti erano comandati e unti per procedere alla funzione.
Oggi si racconta di questo re che ha fatto così tanto, ma ha finito la sua vita da solo dopo essere stato colpito dalla lebbra…
Quale sarà la sintesi della nostra vita?!
Le persone cosa diranno di te?!
Vogliamo rimanere nella presenza del Signore e fare ciò che è giusto agli occhi Dall’Eterno per avere una sintesi della nostra vita in gloria con Gesù.
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